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Monica de Maria: «Un nuovo boom del tennis. E l’effetto Sinner è innegabile»

Con sufficiente onestà, Monica De Maria, titolare di Prima Sport, società leader nelle coperture sportive, ha ammesso che «non avrei mai immaginato di realizzare oltre 2.500 impianti quando abbiamo avviato l’attività nel 2002». Ora Prima Sport è diventata sinonimo di pallone pressostatico, la soluzione preferita dai club di tennis per accontentare le esigenze dei giocatori e il budget del circolo. Accanto, la crescita delle richieste per le strutture fisse in legno lamellare e tanti altri servizi che possa no rendere un impianto sportivo efficiente e performante. Con qualche nuova tendenza in arrivo.

Qual è la situazione attuale nel mercato delle coperture tennis?
Il trend è in crescita. Abbiamo registrato forti segnali l’anno scorso e quest’anno le richieste continuano a salire. L’effetto Sinner è innegabile, in tanti club c’è la lista d’attesa per iscriversi o fare lezioni e quindi i club si adeguano. Ci sono anche diverse ristrutturazioni di impianti obsoleti: c’è chi ha installato una struttura in legno lamellare negli anni 80 e non a mai fatto un briciolo di manutenzione! Noi consigliamo un controllo annuale e uno più approfondito ongi dieci anni, come prevederebbe la normativa. In realtà, in pochi lo fanno e nel lungo termine ne pagano le conseguenze.

Quali sono le soluzioni ideali per le coperture tennis?
Il pallone pressostatico rimane un must perché bisogna considerare le esigenze di un circolo tennis che devono tener presente delle richieste dei giocatori e del budget del gestore. In più, non tutti hanno una cubatura disponibile che permette l’installazione di una struttura fissa e allora il pallone è la scelta ideale perché è totalmente amovibile e basta una scia comunale per ottenere il permesso, sempre rispettando la normativa vigente e in particolare il carico vento.

Se invece c’è la possibilità di virare su una struttura fissa, la battaglia è tra legno e acciaio.
E noi non abbiamo nessun dubbio: il legno è da sempre l’opzione preferita, solo che un tempo costava il 40% in più, mentre adesso i prezzi sono diventati sostanzialmente identici. Il legno è esteticamente più bello, ecosostenibile, più performante. Potremmo tranquillamente installare anche strutture in acciaio ma un’azienda deve promuovere un prodotto nel quale crede fermamente e per noi è il legno lamellare.